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Ginecologia e Ostetricia

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Ecografia pelvica – ostetrica sovrapubica ed endocavitaria

ecografiaNeoplasia della mammella

Il tumore al seno è una delle patologie femminili più diffuse ed il segno più evidente della sua presenza è un nodulo che si avverte sotto le dita.

Oggi i mezzi diagnostici hanno fatto passi da gigante: il 30% dei tumori viene evidenziato dalle macchine e la diagnosi precoce consente il trattamento conservativo della mammella e la guarigione dell’80% dei casi. Più dei due terzi dei tumori, tuttavia, viene ancora scoperto dalle donne attraverso l’autopalpazione del seno. La cosa veramente importante è che ogni donna impari a conoscere le proprie mammelle, a verificare eventuali variazioni di forma e consistenza e a sentire subito una presenza estranea.

L’AUTOESAME
Se conoscete il vostro seno. L’autoesame è quasi un gioco.
Una volta al mese, preferibilmente al termine del ciclo mestruale, potete mettervi davanti allo specchio ed osservare le vostre mammelle prima con le braccia lungo i fianchi poi a braccia alzate e mani dietro la testa: una certa differenza tra una mammella e l’altra è normale.
Meno normali sono invece eventuali affossamenti o raggrinzimenti della pelle. Anche il capezzolo non dovrebbe avere retrazioni o sporgenze irregolari. Dopo esservi attentamente guardate, potete passare alla palpazione: meglio eseguirla in posizione supina e con una mano dietro alla nuca. Con l’altra mano, a dita distese e ravvicinate, provate a lappare la mammella opposta, con pressione leggera e movimento rotatorio di scorrimento della pelle sulla ghiandola sottostante. In questo modo è possibile apprezzare la superficie del tessuto ghiandolare, che si presenta finemente granulare nelle donne giovani, per diventare sempre più liscia e omogenea con il passare degli anni.

Colposcopia

Che cos’e la Colposcopia?
La colposcopia è un esame che consente un accurato esame della cervice uterina attraverso il colposcopio. La cervice è la parte bassa dell’utero ed è situata nella parte alta della vagina Quando il ginecologo esegue il PAP test egli vede la cervice, ma non la può esaminare in dettaglio. Il colposcopio consente al ginecologo una visione più dettagliata. Come per il PAP test si inserirà lo speculum. Il colposcopio non entrerà nel suo corpo, ma rimarrà all’altezza delle gambe.

Perché eseguire la colposcopia?

Il PAP test da solo ha una sensibilità del 60% nella diagnosi di lesioni precancerose e cancerose della cervice uterina, mentre se associato alla colposcopia la sensibilità diagnostica è del 90%.
La colposcopia mette in evidenza anomalie della cervice uterina asintomatiche (infezioni virali da HPV) che possono essere precursori del cancro alla cervice uterina.
È bene ricordarsi che è assai raro che queste anomalie siano cancro.
In molti casi queste anomalie guariscono da sole, in altri un trattamento semplice sarà sufficiente a guarirle.
Le pazienti che devono necessariamente eseguire la colposcopia sono quelle in cui il PAP test ha mostrato cellule anormali.

L’esame vero e proprio.
All’inizio dell’esame il ginecologo preleverà un campione per il PAP test. Poi guarderà la sua cervice attraverso il colposcopio. Questo non determina alcun dolore. Non è necessaria l’anestesia e lei potrà seguire tutto l’esame. Per poter vedere l’epitelio anormale il ginecologo applicherà alcuni liquidi. Il primo è acido acetico (un acido debole che talvolta può bruciare leggermente). Successivamente sarà applicato un liquido scuro (la soluzione di Lugol). Qualche volta può essere necessario prelevare un frammento di epitelio anormale per poter effettuare un’indagine più accurata; questa è la BIOPSIA, e può essere leggermente dolorosa.