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Prevenzione femminile: i controlli da eseguire

Perchè fare prevenzione?

Se le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di decesso per le donne in Italia, la seconda è rappresentata dalle forme tumorali al seno, alle ovaie e all’utero. Per questo avere la buona abitudine di svolgere regolarmente attività di prevenzione è fondamentale, per individuare tempestivamente eventuali fattori di rischio e intervenire per scongiurare eventuali gravi patologie.

Come e quando fare prevenzione?

Per una donna, fare prevenzione significa dunque anche partecipare a programmi di screening periodici e sottoporsi regolarmente ai principali esami e visite mediche specialistiche. Grazie ai progressi della medicina e della tecnologia, oggi è possibile individuare, diagnosticare e trattare molte patologie dell’apparato riproduttore femminile con efficacia. Al giorno d’oggi esistono dunque diverse procedure scientificamente riconosciute e raccomandate per prevenire i rischi dello sviluppo di patologie serie degli organi riproduttivi femminili, tra i quali:

  • visita senologica: consigliata a partire dai 25 anni di età, si tratta di un esame clinico del seno eseguito da uno specialista;
  • visita specialistica ginecologica: consigliata anch’essa almeno una volta l’anno a partire dai 25-30 anni di età, consiste nella valutazione clinica degli organi riproduttori femminili eseguiti da uno specialista;
  • ecografia pelvica: è un semplice ed innocuo esame diagnostico che consente di valutare le dimensioni di diversi organi interni, come le ovaie, per individuare eventuali anomalie. Si consiglia di eseguirlo una volta all’anno, contestualmente alla visita ginecologica;
  • mammografia: raccomandato con frequenza biennale per le donne a partire dai 40 anni di età, è un esame radiologico che produce immagini del tessuto mammario, per individuare eventuali lesioni tumorali e pre-tumorali;
  • colonscopia: è l’esame per prevenire il tumore del colon-retto. Generalmente viene indicato a partire dai 50 anni di età, ma può essere prescritto anche prima in casi di familiarità genetica o valutazione da parte del medico;
  • Pap-Test: per la prevenzione del tumore all’utero, si consiglia di effettuare il Pap-Test a partire dai 25-30 anni di età con cadenza regolare (3-5 anni, secondo suggerimento del medico);
  • Vaccinazione HPV: la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV), soprattutto se eseguita in età adolescenziale e prima che l’attività sessuale della donna diventi attiva, è importante per prevenire il rischio di tumori al collo dell’utero, che possono scaturire in alcuni, se pur rari, casi se si contraggono alcuni tipi di papilloma virus;
  • Ecografia tiroide e para-tiroide: per le pazienti a rischio, ovvero coloro che hanno una storia genetica di tumori alla tiroide, che hanno subito un’esposizione a radioazione ionizzante in età infantile o con patologie alla tiroide pregresse, è consigliato eseguire un’esame diagnostico con cadenza regolare stabilita dallo specialista;
  • Esami del sangue: misurando il dosaggio del CA-125, una proteina contenuta nel sangue, è possibile individuare eventuali fattori di rischio che possono portare a patologie delle ovaie, malattie infiammatorie pelviche e fibromi uterini. In caso di risultati dubbi, è possibile poi eseguire ulteriori approfondimenti, come ad esempio l’ecografia transvaginale o effettuare una biopsia, che consiste nel prelevare un campione di tessuto, per ottenere diagnosi definitive accurate.

Adottare stili di vita sani, avere un’alimentazione corretta ed equilibrata, eseguire attività fisica regolarmente e abituarsi ad eseguire visite preventive ed esami diagnostici di routine in maniera periodica contribuisce a prendersi cura di noi stessi, prevenire la formazione di patologie gravi e, di conseguenza, vivere una vita più sana e serena.